PuntoSostenibile

Il pane ingrassa, l’ananas brucia le calorie, il fruttosio fa bene...

Ma sarà vero?

di Sara Farnetti
pubblicato il 15/12/2023

La disponibilità di grandi quantità di cibo a basso prezzo e di scarsa qualità sta contribuendo alla diffusione di un’epidemia di malattie croniche. Sara Farnetti, medico e coautrice assieme a Camillo Ricordi di un intervento in Eating Planet, ci spiega i meccanismi attraverso cui il consumo eccessivo di cibo può danneggiare la nostra salute e quali contromisure possiamo adottare per mangiare e  vivere bene.

Nutrizione ottimale significa prevenzione e terapia di disturbi e patologie molto diffuse, anche gravi. Sfruttando i fini meccanismi che legano “cibo-ormoni-metabolismo” possiamo vivere in salute, piu a lungo, conservando i geni della longevità, e prevenire l’insorgenza di tumori, diabete, malattie cardiovascolari, i 3 big killer che affliggono la nostra era e che sono correlati alla Sindrome Metabolica (SM). Questa condizione individua una serie di fattori di rischio, in particolare l’aumento della circonferenza della vita, fedele indice della presenza di grasso viscerale, localizzato dentro, attorno agli organi addominali, ma anche nelle cellule di fegato, muscolo e cuore.

Eating Planet

Cibo e sostenibilità: costruire il nostro futuro
metti nel carrello
Disponibile anche in versione digitale

L’interazione cibo-organi regola quindi, per tutta la vita, l’equilibrio tra stato di salute e di malattia. La nutrizione ha un decisivo impatto preventivo e terapeutico, così come combina gli alimenti a ogni pasto tenendo conto non solo dell’equilibrio dei nutrienti, ma della capacità che ha il cibo di promuovere la liberazione di ormoni. Queste molecole determinano la localizzazione di grasso sulla pancia o sui fianchi o sul torace, migliorano l’umore o disturbano il sonno, hanno un’azione vitalizzante, disintossicante, anti-età, indipendentemente dalle calorie che contiene il cibo assunto.

La composizione bromatologia (calorie, proteine, vitamine) non è l’unico determinante, molto dipende dalla scelta della modalità di preparazione degli alimenti stessi e dalla loro associazione. Ogni alimento, nei suoi contenuti e secondo le modalità di preparazione, cottura e associazione con altri alimenti può avere indicazioni e controindicazioni e possiede un effetto diretto sui nostri organi (fegato, reni, tiroide, pelle); le nostre funzioni vitali. 

Pensiamo in modo funzionale quando usiamo gli alimenti. Le diete dei vari guru e i cibi di tendenza, invece, piuttosto ci hanno confuso e indotto a errori banali. Saltare i pasti, eliminare tutti gli zuccheri, consumare frutta a volontà, abbuffarci di proteine, evitare sempre i fritti e la pasta di sera, mangiare senza colpa i cornflakes ma non una bruschetta con l’olio, pensare che il fruttosio sia innocuo e che i prodotti light aiutino a dimagrire... Sono queste alcune delle false credenze che condizionano le nostre scelte e fanno parte del nostro errato senso comune. 

Pensa funzionale. Ogni pasto è un progetto ormonale
Sono sempre più comuni libri e manuali dove trovare liste di alimenti salvavita, smart food e super food anti-tumore, anti-aging, detox. 

Per prevenire le malattie è necessario considerarne le cause e, laddove sono riconducibili a squilibri ormonali, mettere nel piatto una sinergia funzionale di alimenti che sia in grado di riequilibrarli. 

L’equazione cibo-calorie-sovrappeso non è una legge matematica assoluta e soprattutto non è in grado di descrivere e spiegare sempre quello che accade a livello del nostro metabolismo, perché aumentiamo di peso, perché cambia la forma fisica, percepiamo una sensazione di gonfiore o piuttosto ci sentiamo asciutti e vitali.

Non esistono infatti alimenti che fanno ingrassare in assoluto.
È il mix di cibi a ogni pasto a far liberare gli ormoni che favoriscono l’accumulo di grasso nelle diverse zone del corpo o che fanno trattenere più liquidi.
Quindi niente diete, né digiuni. Per essere in forma e stare bene è necessario imparare a combinare gli alimenti scegliendo quelli più adatti a sé, conoscere più a fondo l’effetto nell’organismo delle diverse tecniche di preparazione e di cottura e, non ultimo, liberarsi dei luoghi comuni. 

In primis quello secondo cui dieta è privazione, rinuncia al piacere della tavola, guerra aperta alla fame e alla voglia di cose buone, per imparare invece che stare a dieta fa ingrassare se maltrattiamo il metabolismo con metodiche nutrizionali discutibili, diete eccessivamente restrittive, alla moda e veloci.

Allo stesso modo, consumare alimenti altamente lavorati perché sono veloci e non si ha tempo di pranzare durante la settimana, o perché sono appetitosi, reca danno alla salute anche contenendo le dosi o saltando il pasto successivo per ridurne gli affetti negativi che possono avere nel corpo. 

Aiutiamoci leggendo le etichette del cibo che mangiamo.
Se la lista è troppo lunga, se non sono comprensibili gli ingredienti dei biscotti o del panino evitiamo di acquistarli.
Solitamente sono ricchi di zuccheri che fanno aumentare l’insulina, ormone che favorisce l’accumulo del grasso viscerale e lo sviluppo della sindrome metabolica, innescando il circolo vizioso della fame, o di grassi vegetali di natura sconosciuta e di scarsa qualità che hanno effetti pro-infiammatori, nonché di conservanti e aromi chimici.

Questo tipo di alimenti contengono a volte anche edulcoranti artificiali, zuccheri senza calorie, che pensiamo essere più salutari tipo il sucralosio oppure l’aspartame. Il peggior effetto che hanno è sulla flora batterica. Alterano il microbiota, l’insieme di tutti i microrganismi che popolano il nostro intestino e che producono sostanze benefiche per il nostro corpo, se sono in equilibrio tra loro. Il cibo che consumiamo seleziona certe specie rispetto ad altre, funziona da prebiotico e ha un’azione mediata dagli ormoni che si liberano in risposta al pasto. 

Saperne di più su come funzionano gli alimenti fa guadagnare salute e gratifica il palato, possiamo ottenere un effetto antiinfiammatorio, antitumorale, favorire la longevità, guadagnare salute. 

Salva i tuoi organi in 5 mosse
Ogni volta che mangiamo possiamo decidere di rispettare le funzioni di rene, fegato, pancreas e tiroide, organi vitali che devono funzionare in concerto se vogliamo mantenerci in salute. 

1 Conta gli zuccheri, riduci la pancia e rispetti il pancreas
Pane, pasta, riso, patate, pizza, legumi, frutta, dolci contengono zuccheri, evita di associarli nello stesso pasto per mantenere la glicemia nella norma e limitare la produzione di insulina dal pancreas. L’insulina in eccesso fa depositare grasso a livello del’addome, lo stesso che aumenta il rischio di infarti, diabete e tumori.

2 Verdure crude a ogni pasto e il rene funziona bene
Aiutano a eliminare le tossine, sono ricche di minerali e acqua di vegetazione, forniscono antiossidanti che combattono i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento delle cellule, dell’ossidazione del colesterolo, di certe malattie croniche. 

3 Mantieni il fegato attivo
Evita pasti troppo complessi preparati mescolando grassi diversi, gli oli vegetali idrogenati e le fritture industriali. Il primo a reclamare sarà il fegato: compare il mal di testa, il gonfiore, la sonnolenza dopo il pasto. Colora tutto, invece, con il verde intenso dell’olio extravergine di oliva da impiegare sia a crudo sia in cottura.

4 Non maltrattare gli alimenti
Bollire a lungo impoverisce i cibi e distrugge le sostanze che si alterano con il calore come la vitamina C, mentre si perdono i minerali. Se usi la griglia evita di bruciacchiare la bistecca o di tostare troppo il pane. Cucinare in olio caldo si può a patto che sia utilizzi quello extravergine di oliva, che l’olio non fumi e l’alimento non cuocia troppo fino a diventare molto dorato. 

5 Mangia vivo, a colori e profumato
Scegli alimenti di stagione e ricorda che il colore nasconde le sostanze più benefiche. Evita di aggiungere troppo sale e arricchisci il piatto con le erbe aromatiche ricche di antiossidanti. Il rene e il fegato così saranno sostenuti e agevolati nel lavoro di depurazione dell’organismo, il colesterolo si manterrà nella norma e la digestione sarà più veloce.

Quindi mettiamo nel piatto gli alimenti giusti, scegliamo quelli migliori e associamoli in modo da agevolare contemporaneamente il lavoro tutti gli organi.
Verdure crude per il rene, pochi zuccheri per il pancreas, l’olio extravergine per il fegato e la pelle, le piante aromatiche e gli ortaggi colorati, di stagione, come antietà, antiossidanti e antitumore. 

Inizia con un antipasto, continua con un secondo, mangia una bella insalata e chiudi in dolcezza. Meglio evitare, invece, di associare nello stesso pasto dolce e frutta, o primo piatto e dolce. Il carico di zuccheri che viene introdotto nell’organismo sarebbe elevato e richiederebbe una eccessiva liberazione di insulina da parte del pancreas, si aumenta più facilmente di peso e ci si sente anche meno sazi nel tempo.

Articolo pubblicato su Puntosostenibile n.3 2016

Immagine: Blair Fraser (Unsplash)