Ecomafia 2011
Le storie e i numeri della criminalità ambientale
Anche nel 2010 gli ecomafiosi hanno sversato tonnellate di veleni in terreni un tempo fertili o nei cantieri di quelli che avrebbero potuto essere quartieri modello, e che si sono trasformati in incubi per chi li abita. Quando non è possibile seppellirli, gli si dà fuoco, magari mescolati a pneumatici smaltiti illegalmente, e fa niente se ne vengono fuori nuvole di diossina. L’edizione 2011 del rapporto Ecomafia conferma come la seconda area di business per le ecomafie sia il cemento. L’importante è costruire e guadagnare in fretta, e se dopo un temporale interi quartieri vengono sommersi da colate di fango, poco importa. L’attività degli ecomafiosi è sempre più globalizzata, con Cina e Africa in cima alla lista dei paesi in cui vengono smaltiti rifiuti di ogni tipo. Si è estesa anche al comparto delle energie da fonti rinnovabili, dimostrando che le organizzazioni criminali esercitano un controllo capillare sul territorio, e non si lasciano sfuggire nessuna occasione di guadagno.
Uscita: | giugno 2011 |
ISBN: | 9788866270041 |
Pagine: | 432 |
Formato: | 15X23 |
Stato: | pubblicato |