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Il libro nero dello spreco in Italia: il cibo

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Dal 1974 a oggi lo spreco alimentare nel mondo è aumentato del 50%. II 40% del cibo prodotto negli Stati Uniti viene gettato. In Svezia in media ogni famiglia butta via il 25% del cibo acquistato. E in Italia, ogni anno, prima che il cibo giunga nei nostri piatti, se ne perde una quantità che potrebbe soddisfare i fabbisogni alimentari per l’intero anno di tre quarti della popolazione italiana, vale a dire di 44.472.914 abitanti. Lo spreco alimentare è stato per troppo tempo sottostimato, poco indagato e poco documentato. Solo negli ultimi anni, complici la persistente crisi economica globale e il crescente allarme per il cambiamento climatico, si è acuita l’attenzione per questo problema. Lo scopo de Il libro nero sullo spreco in Italia: il cibo è quello di analizzare la filiera agroalimentare ed elaborare una stima degli sprechi e una valutazione delle conseguenze economiche, ambientali, nutrizionali e sociali generate dalla gestione delle eccedenze. Risultato? Consumare meno, ma soprattutto meglio, è possibile, basta volerlo.

Un anno contro lo spreco: il cibo
di Andrea Segrè

L'Europa e lo spreco alimentare: cosa fare
di Paolo De Castro

Lo spreco come fallimento del mercato
di Antonio Cianciullo

Sprecare inquina
di Marco Fratoddi

Produrre meno, produrre meglio
di Pietro Raitano

Guida alla lettura

1. Lo spreco alimentare cos'è e quali sono le sue cause

2. Gli sprechi alimentare lungo la catena agroalimentare

3. Gli impatti dello spreco agroalimentare

Conclusioni

Bibliografia

Uscita:
ISBN:9788866270003
Pagine:128
Formato:13.2X18.5
Stato:pubblicato

Prezzo: 12 €

Prezzo: 11.4 €

Luca Falasconi

Ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e docente di Politica agraria e sviluppo rurale, è co-fondatore e socio di Last Minute Market.

Andrea Segrè

È professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata e preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna. È fondatore e presidente di Last Minute Market, spin-off accademico dell’Università di Bologna.

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