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PuntoSostenibile

Dalla caverna alla casa ecologica

Intervista a Federico M. Butera

di Paola Fraschini
pubblicato il 20/10/2022

Dalla caverna alla casa ecologica è uno dei nostri migliori long-seller: pubblicato per la prima volta come saggio nel 2003, nel tempo, dopo tante ristampe, è diventato un libro illustrato (oltre 300 tra fotografie, infografiche, documenti, disegni e progetti d’epoca), raccontando grazie alle immagini una storia affascinante quanto attuale, il nostro modo di abitare, l'evoluzione del comfort e dell'uso dell'energia. E adesso esce in una nuova edizione aggiornata, la quinta per essere precisi, con due nuovi capitoli per immaginare la città del futuro sulla base dei più recenti modelli di sostenibilità teorizzati o già sperimentati. Ne parliamo con l’autore, Federico M. Butera

Perché una nuova edizione e perché proprio adesso?

Sembra incredibile, ma dal 2014, data della edizione precedente, è cambiato tanto. Ma attenzione, non è cambiato il bagaglio di conoscenze che avevamo sui temi dell’energia e dell’ambiente, è cambiata la percezione ed è cambiato l’atteggiamento delle istituzioni. C’è stato l’Accordo di Parigi nel 2015, con il quale i paesi aderenti all’Onu si sono impegnati a ridurre le loro emissioni di gas serra tanto da mantenere l’incremento di temperatura della Terra entro i 2 °C, e c’è stato il successivo rapporto dell’Ipcc che abbassava la soglia a 1,5° C. C’è stata la Laudato si’ di Papa Francesco, c’è stato il lancio del Green Deal Europeo, con il suo importantissimo pilastro costituito dall’economia circolare. C’è stata la spettacolare diminuzione dei costi del fotovoltaico e dell’eolico. Tutto questo non poteva non aver una influenza sugli ultimi capitoli del libro, quelli relativi al futuro, alla casa e alla città di domani. E così li ho riscritti, aggiornandoli alla nuova situazione, in un momento assai critico per l’attesa svolta verso la costruzione di un nuovo sistema energetico, accelerata in Europa, con una prima tappa molto importante, nel 2030.

Come spiega il perdurante successo (20 anni!) di questo libro?

Credo sia prima di tutto la sua unicità. Non ho trovato niente di simile in letteratura. Ci sono libri che raccontano la storia dell’architettura bioclimatica o passiva, altri che raccontano della storia dell’impiantistica, ma nessuno che racconti di come si vivesse il comfort termico prima che riscaldamento centralizzato e condizionamento stravolgessero il concetto di comfort accettabile. E non solo, non ce n’è nessuno che metta in relazione lo sviluppo di certe innovazioni tecnologiche con il modo di abitare le nostre case. L’illuminazione elettrica, gli elettrodomestici e le altre apparecchiature che hanno rivoluzionato la vita domestica sono state sempre raccontate nell’ottica dello sviluppo industriale, non in relazione al comfort e ai consumi energetici di una abitazione.

E poi c’è il linguaggio. Adatto a tutti, che non richiede competenze specifiche anche se i contenuti sono rigorosamente validati dal punto di vista scientifico. Non a caso è un libro molto apprezzato e consigliato nei corsi di architettura, in quelli in cui l’efficienza energetica ha un ruolo importante.

Che relazione c'è tra Dalla caverna alla casa ecologica e il recentissimo Affrontare la complessità?

È la conclusione di un percorso. In Dalla caverna si passa dal singolo ambiente, all’appartamento, all’edificio, alla città, e in questo crescendo di scala di fatto c’è il seme di Affrontare la complessità. Infatti già in Dalla caverna sono evidenziate interdipendenze, connessioni fra fattori tecnologici, climatici, culturali ed economici. Ebbene, Affrontare la complessità è l’ulteriore, inevitabile passaggio a una scala più ampia, il Pianeta Terra, e a questa scala sono esplorate le interdipendenze fra clima, tecnologia, cultura ed economia. Dalla caverna, in fondo, è uno zoom su una parte di Affrontare la complessità. L’uno esplica e rinforza l’altro. Andrebbero letti tutti e due.