Riciclo organico: una grande opportunità
"Come dimostrano i numeri, nel settore biowaste, l'Italia è un'eccellenza nel mondo, e l'obiettivo è portare la nostra esperienza anche in Europa", spiega Massimo Centemero, Direttore Generale del Consorzio Italiano Compostatori (Cic). "Il settore dei rifiuti organici è più che mai strategico per portare avanti gli obiettivi di transizione ecologica necessari per raggiungere la neutralità climatica del Continente e per affrontare alcune delle complesse crisi che stiamo vivendo, da quella climatica a quella energetica".
Il volume La filiera del biowaste per lo sviluppo sostenibile, curato da Centemero, raccoglie i contributi di numerosi esperti del settore ed è dedicato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile declinati all'interno dell'Agenda Globale 2030 delle Nazioni Unite.
La filiera del biowaste per lo sviluppo sostenibile
Organic Biorecycling 2023
a cura di Massimo Centemero, con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli, Alberto ConfalonieriSi parte dal 15° obiettivo "La vita sulla terra", che sottolinea l'importanza di proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica, e si continua con l’obiettivo 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” fortemente connesso. In questo senso, il ruolo del riciclo organico è cruciale, come raccontano i dati contenuti nel libro.
Solamente nel 2021, in Italia, sono state trattate 8,3 milioni di tonnellate di rifiuti a matrice organica, di cui ben 7,3 milioni provenienti dalla raccolta differenziata, che sono state trasformate in 2,1 milioni di tonnellate di compost, un fertilizzante organico che, nutrendo il suolo, compartecipa alla lotta contro i cambiamenti climatici. Sono stati ottenuti inoltre 406 milioni di metri cubi di biogas, valorizzati mediante la produzione di circa 440 GWh di energia elettrica, 125 GWh di energia termica e 136 milioni di metri cubi di biometano, utilizzabili sia per l'immissione in rete che per l'autotrazione, riducendo il ricorso alle fonti fossili.
Nella corsa verso la transizione ecologica conta molto anche la qualità dei rifiuti raccolti, il Cic ha un ruolo centrale nella promozione della filiera del biowaste e nel portare le istanze del settore sui tavoli della politica a livello europeo, nazionale e locale. Nel volume vengono indicate una serie di proposte, partendo dalla richiesta di diffondere buone pratiche attraverso campagne locali mirate che promuovano un miglioramento della qualità della raccolta differenziata del rifiuto organico, adottando misure che favoriscano i processi integrati e disincentivando, invece, l'adozione di soluzioni tecnologiche di raccolta differenziata che peggiorano la qualità del rifiuto organico. Ci si aspetta altresì un concreto sostegno al recupero di materia da ogni rifiuto organico compostabile, promuovendo la centralità dei fertilizzanti organici e del carbonio nel suolo.
Insomma, la filiera del biowaste si conferma un’alleata decisiva per lo sviluppo sostenibile dell'Italia e dell'Europa.
Immagine: CIC ©