La filiera del biowaste che produce materia, energia e occupazione

Il settore del riciclo dell’organico riveste un ruolo strategico nella gestione del rifiuto a matrice organica e nella produzione di fertilizzanti organici. Fertilizzanti grazie ai quali è possibile contrastare la desertificazione, i cambiamenti climatici e mantenere la fertilità dei suoli anche in contesti degradati e sottoposti a forte pressione, come le aree urbane. In un ottica di economia circolare, i fertilizzanti organici sostituiscono quelli chimici di origine fossile, con comprovati benefici ambientali. Se impiegati nel verde pubblico delle città, possono essere considerati fertilizzanti organici a “chilometro zero”. Inoltre, la fase di digestione anaerobica consente la riduzione del consumo di fonti fossili per la produzione di energia, elettrica e termica, e di biometano.

Questo quadro evidenzia chiaramente il contributo del settore rappresentato dal CIC alle transizioni ecologica ed energetica, concretizzando un modello di economia circolare decarbonizzato in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

La filiera del biowaste che produce materia, energia e occupazione illustra in modo chiaro e completo il ruolo strategico della filiera dell’organico, presentando il Rapporto Associativo del Consorzio Italiano Compostatori, i risultati dell’aggiornamento della ricerca condotta da Prometeia e CIC relativa alle ricadute occupazionali ed economiche del settore dell’organico, oltre che un approfondimento sui benefici ambientali derivanti dall’impiego dell’ammendante compostato nel verde pubblico delle nostre città.