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Il femminismo che cura la Terra

“Dalla parte di Gaia” di Silvana Galassi: una guida all’ecofemminismo

di Annamaria Duello
pubblicato il 21/10/2024

Nel dibattito contemporaneo sui diritti delle donne e sulla crisi ambientale, l'ecofemminismo porta in primo piano la connessione tra uguaglianza di genere e difesa del pianeta. Il libro Dalla parte di Gaia di Silvana Galassi, pubblicato per la prima volta in ebook nel 2022 e ora disponibile anche in libreria in formato cartaceo, è un esempio chiaro e appassionato di come queste due battaglie siano intrecciate. Attraverso storie di donne che hanno lasciato il segno, Galassi ci guida in un viaggio che unisce ecologia, uguaglianza e attivismo.

Il libro non si limita alla teoria: è un tributo al lavoro di scienziate, attiviste e politiche che, nel corso dei secoli, hanno lottato per far sentire la propria voce in un mondo dominato dal patriarcato. Come sottolineato nella prefazione di Claudia Sorlini, queste figure eroiche hanno combattuto non solo lo sfruttamento della natura, ma anche il silenzio imposto alla loro conoscenza e ai loro contributi scientifici.

Si racconta di scienziate come Vandana Shiva, che ha fondato il movimento Navdanya in India per proteggere la biodiversità agricola e difendere i diritti dei contadini contro le multinazionali delle sementi, o come le attiviste del movimento Chipko, che abbracciavano gli alberi per proteggerli dalla deforestazione. Parla di attiviste come Wangari Maathai, prima donna africana a vincere il Premio Nobel per la pace, che ha piantato milioni di alberi con il Green Belt Movement per combattere la desertificazione e promuovere l'uguaglianza sociale, oppure Lynn Margulis, biologa che ha rivoluzionato l’evoluzione biologica con la teoria dell’endosimbiosi, mettendo in luce la cooperazione tra le specie.

Queste storie, che si estendono su più continenti e secoli, dimostrano che la lotta per la giustizia ambientale e quella per la parità di genere siano effettivamente due lati della stessa medaglia. Senza il contributo di queste donne, la nostra comprensione dell'ecologia e la battaglia contro i cambiamenti climatici sarebbero oggi molto più deboli.

L'ecofemminismo, come spiega Galassi, mette in luce un parallelo storico tra l'oppressione delle donne e lo sfruttamento delle risorse naturali, fenomeni figli di una logica patriarcale e capitalistica. Ma qual è la radice di questo legame? L'autrice ci invita a riflettere su come le donne, attraverso il loro ruolo nella gestione delle risorse naturali, abbiano sviluppato una relazione con la Terra diversa da quella degli uomini. Fin dai tempi antichi, mentre gli uomini si concentravano sulla caccia e sull'uso intensivo delle risorse, le donne si sono occupate dell’agricoltura, della raccolta e della conservazione, dimostrando una capacità di programmazione e cura per il futuro che riflette la loro stessa capacità di generare vita.

Questo libro non si limita a guardare al passato, ma lancia un messaggio alle nuove generazioni: c’è ancora molto da fare. Un invito a non dimenticare le battaglie combattute e a proseguire il lavoro iniziato dalle donne che ci hanno preceduto. La crisi ambientale non è soltanto una questione di politiche, ma anche di giustizia sociale e di equità. Le nuove generazioni di donne devono essere pronte a raccogliere il testimone e a guidare il cambiamento, perché non ci sarà mai vera giustizia ambientale senza uguaglianza di genere.

Dalla parte di Gaia è una chiamata all’azione. Una narrazione che, con stile avvincente e passione, ci ricorda che il futuro del nostro pianeta dipende anche dalla capacità di superare, una volta per tutte, le questioni di genere.