
Ecomafia 2025
Le storie e i numeri della criminalità ambientale
Il rapporto Ecomafia, redatto annualmente da Legambiente in collaborazione con le forze dell'ordine e le Capitanerie di porto, fornisce il quadro dettagliato dei casi di criminalità ambientale in Italia, analizzando la progressiva trasformazione del fenomeno.
Il nuovo report del 2025 mostra un trend impetuoso in continua crescita. I reati contro l’ambiente nel nostro Paese nel 2024 hanno oltrepassato la soglia dei 40 mila (+14,4% rispetto al 2023), per la precisione 40.590, con una media di oltre 111 reati al giorno, 4,6 ogni ora.
Aumenta il fatturato ecocriminale, pari a 9,3 miliardi di euro. Così come continuano a salire i numeri dei delitti ambientali previsti dal Codice penale, inquinamento in testa, contestati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto (971, +61,3%).
Da giugno 2015, con l’entrata in vigore della legge 68, a dicembre 2024 ne sono stati accertati 6.979, con 12.510 persone denunciate, 556 arresti e 1.996 sequestri, per un valore di 1,155 miliardi di euro.
La Campania guida anche nel 2024 la classifica regionale, con 6.104 reati, seguita da Puglia (4.146), Sicilia (3.816) e Calabria (3.215), territori di tradizionale insediamento mafioso, in cui si è concentrato quasi il 43% dei reati. Il ciclo del cemento è quello con il maggior numeri di illeciti penali (13.621, il 33,6% del totale), seguito dal ciclo dei rifiuti, in crescita del 19,9%, poi i crimini contro gli animali, gli incendi boschivi e i reati in danno del patrimonio culturale e archeologico del nostro Paese.
Anche le filiere agroalimentari registrano numeri da record, con 46.358 illeciti penali e amministrativi. La corruzione ambientale (88 le inchieste monitorate, in aumento rispetto al 2023) fa da collante tra queste attività e gli interessi delle mafie. Salgono a 389 i clan dell’ecomafia censiti da Legambiente.
Uscita: | luglio 2025 |
ISBN: | 9788866274315 |
Pagine: | 456 |
Formato: | 15x23 |
Stato: | pubblicato |
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