Gestire i rifiuti tra legge e tecnica: la decima edizione
Intervista a Paola Ficco
In un’epoca in cui il cambiamento climatico, la crisi ambientale e l’esaurimento delle risorse naturali rappresentano sfide crescenti per l'umanità, c'è una risorsa spesso trascurata che potrebbe avere un ruolo chiave nel plasmare un futuro sostenibile: i rifiuti. Da quelli generati nella vita di tutti i giorni a quelli prodotti su scala industriale, la gestione ambientale dei rifiuti è diventata una delle attività più cruciali dei nostri tempi.
Come sempre, un ruolo fondamentale è giocato dalle aziende, prime grandi produttrici di scarti, e dai professionisti dell’economia circolare che le sanno indirizzare verso le migliori pratiche di sostenibilità. Figure specializzate che lavorano per rendere i rifiuti un prezioso bacino da cui attingere piuttosto che un problema, e che si sanno destreggiare nell’articolato sistema normativo che regola il settore. Giunto alla sua decima edizione, Gestire i rifiuti tra legge e tecnica è il più completo e aggiornato manuale in materia di gestione dei rifiuti in Italia. Una vera e propria guida per decifrare e affrontare la complessità burocratica che regola il settore.
Oggi ne parliamo con la storica curatrice Paola Ficco, avvocato, giurista ambientale e direttore responsabile della rivista Rifiuti – Bollettino di informazione normativa.
Gestire i rifiuti tra legge e tecnica – 2023
X edizione
a cura di Paola FiccoIl panorama della gestione dei rifiuti in Italia si fa di anno in anno più complesso, fra obiettivi sempre più ambiziosi e continue novità legislative. In che direzione stiamo andando? Perché si parla spesso e volentieri di "giungla normativa"?
La legislazione in materia di rifiuti, sia a livello nazionale che europeo, è piuttosto ‘dinamica’ e non sempre ordinata. Accanto a questo si pone tutto il variegato mondo della ‘soft law’ fatto di circolari, note di lettura, documenti di lavoro, risposte a interpelli. Il tutto spesso confonde i soggetti non esperti in diritto ed espone i produttori di rifiuti e i gestori a molti errori. Si tratta di operatori qualificati che, per giurisprudenza costante, devono essere a conoscenza delle leggi di riferimento e non possono assumere a loro discolpa il fatto di non conoscere la legge perché troppo complessa. Il che li espone a rischio costante di gravi sanzioni penali.
Gestire i rifiuti fra legge e tecnica, un po' di storia. Quando e come è nata l'idea di un manuale per guidare i professionisti del settore?
L'idea è nata 10 anni fa a seguito di numerose richieste da parte degli operatori di settore e delle autorità di controllo di compendiare in unico testo il sapere fondante della disciplina.
Quali novità porta con sé questa decima edizione?
Le novità sono date da una nuova veste grafica ma anche, e soprattutto, da una migliore visibilità delle problematiche grazie ai sommari messi all'inizio di ogni capitolo e all'indice analitico. Inoltre sono entrati due nuovi autori (Luigi Fimiani e Rosanna Laraia) che apportano nuove competenze alle forze in campo.
Per molti si tratta di un manuale che non dovrebbe mancare sulla scrivania di un consulente, green worker o professionista dell'economia circolare. Cosa lo rende uno strumento così ricercato e importante?
Il fatto che è uno strumento semplice. Infatti, su un tema così complesso e delicato si esprime con linguaggio comprensibile a chiunque. Il che è testimoniato da 10 anni di grande successo.
Green Jobs e rifiuti. Se è vero che il lavoro del futuro è green, che margine c'è nel settore rifiuti? Quali sono e quali saranno le figure professionali più ricercate?
Oggi si parla doverosamente di economia circolare. In questo nuovo paradigma economico, sociale e ambientale i rifiuti rivestono un ruolo nodale perché sono bacini colmi di risorse date da materia e da energia da usare per risparmiare e creare nuovi materiali.
Nel grande discorso dell'economia circolare ritornano come un mantra due parole chiave: rifiuto e usato. Oggi si fa ancora molta confusione al riguardo: qual è la differenza tra riuso e riciclo?
Il riciclo riguarda i rifiuti, il riutilizzo invece riguarda i non rifiuti. Quindi, prima di abbracciare i sacri canoni dell'economia circolare che, per sua natura, è rigenerativa, occorre comprendere se il materiale con il quale ci si confronta è un rifiuto da riciclare oppure un non rifiuto da riutilizzare. Ed è qui che recapita la massima parte dei problemi e che restituisce tutta l'obsolescenza della definizione legislativa di ‘rifiuto’ che è stata creata nel 1975 quando l'economia era lineare e non circolare.
Immagine: Paola Ficco, PFU Academy Ecopneus, 2019 - Ecopneus ©