Il Report Ecomafia compie 30 anni
Tre decenni di impegno contro l’ecocriminalità in Italia
Ecomafie, archeomafie, zoomafie, agromafie… i crimini contro l’ambiente in Italia continuano a crescere, prosperando in network sempre più subdoli e raffinati. Da 30 anni, il Report Ecomafia di Legambiente segue l’evoluzione del fenomeno, presentando e denunciando i dati dell’ecocriminalità in Italia e mettendo nero su bianco i numeri per ciascuna filiera toccata dal mondo criminale.
Dal ciclo illegale del cemento, con l’abusivismo e le speculazioni edilizie, agli illeciti nel ciclo dei rifiuti, tra i crimini più pericolosi e dannosi per l’ambiente. Dai reati contro gli animali – dal bracconaggio alla pesca illegale, dagli allevamenti fino ai traffici di specie protette, animali domestici e non – fino al fenomeno degli incendi, sia colposi che dolosi. A questi si aggiungono i casi di aggressione al patrimonio culturale e gli illeciti nella filiera agroalimentare, con il fenomeno del caporalato in primis.
Ecomafia 2024
Le storie e i numeri della criminalità ambientale
a cura di Osservatorio nazionale ambiente e legalitàI dati presentati quest’anno dal report confermano un trend di crescita molto preoccupante e pericoloso, con un incremento del 15,6% rispetto ai dati presentati nel rapporto Ecomafia 2023. Una denuncia che speriamo vivamente possa essere accolta, insieme alle 15 proposte inviate da Legambiente all’attuale Governo, per contrastare l’aggravarsi della situazione. Tra queste, figurano innanzitutto le proposte di attuare in maniera prioritaria la nuova direttiva europea sulla tutela penale dell'ambiente, approvata dal Parlamento europeo il 27 febbraio 2024, che introduce nuove tipologie di reato rispetto a quelle già esistenti. Successivamente, inserire nel Codice penale i reati legati alle agromafie e agli animali, restituire ai prefetti pieni poteri per demolire gli immobili che i comuni non hanno ancora abbattuto, e inasprire le sanzioni per i reati nel ciclo dei rifiuti. Inoltre, completare l'approvazione dei decreti attuativi del Sistema nazionale di protezione ambientale e rafforzare gli organici delle Agenzie regionali, per garantire controlli adeguati sul PNRR e sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Ecomafia 2024 celebra un anniversario importante: trent’anni di impegno costante contro la criminalità ambientale, percorso durante il quale Edizioni Ambiente ha avuto il piacere di affiancare Legambiente nella pubblicazione e nella diffusione del report sul territorio. Non solo per documentare e denunciare l’evoluzione dei network ecomafiosi, ma anche per raccontare le storie delle donne e degli uomini che lottano per la difesa dell’ambiente nel nostro Paese.
L’edizione del 2024 è quindi speciale. Dedicata a Massimo Scalia, tra i fondatori di Legambiente e presidente delle prime due Commissioni parlamentari d’inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti, è impreziosita da un’illustrazione di copertina realizzata dall’artista Vito Baroncini. È arricchita, inoltre, dai contributi di tutte le Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’Ispra e dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf).