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PuntoSostenibile

La filiera del biowaste: materia, energia e lavoro per un futuro sostenibile

di Annamaria Duello
pubblicato il 14/10/2024

Il settore del biowaste è uno dei pilastri della bioeconomia circolare, una realtà che trasforma i rifiuti organici in risorse preziose, generando non solo materia ed energia, ma anche nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico. Ed è proprio questa la storia che racconta La filiera del biowaste che produce materia, energia e occupazione, quinto volume della collana Organic Biorecycling, pubblicata con il patrocinio del CIC (Consorzio Italiano Compostatori).

Curato da Massimo Centemero, in collaborazione con Elisabetta Bottazzoli e Alberto Confalonieri, è la fotografia aggiornata di un settore strategico in continua evoluzione. Attraverso dati precisi e analisi dettagliate, La filiera del biowaste offre risposte concrete a domande cruciali: qual è l’impatto economico del riciclo dei rifiuti organici? Quali sono le implicazioni ambientali della gestione circolare di questi materiali? E quali sono le nuove sfide energetiche?

Le risposte non si fanno attendere. Con i suoi 357 impianti di trattamento biologico attivi in Italia, il settore ha gestito ben 8,3 milioni di tonnellate di rifiuti organici solo nel 2022. Questo ha consentito di creare lavoro per oltre 14.376 persone, tra occupati diretti e indiretti, un numero che continua a crescere di pari passo con l’espansione di una filiera sempre più green e sostenibile.

Il libro, che racchiude anche l'annuale Rapporto associativo del CIC, evidenzia il contributo significativo del settore all'occupazione. Non si tratta solo di un’attività volta al trattamento dei rifiuti, ma di un settore che punta a diventare un motore di sviluppo per l’intero Paese. Come spiega Massimo Centemero, il lavoro all’interno della filiera del biowaste non si limita a fornire una soluzione per la gestione dei rifiuti, ma si allinea perfettamente agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare all’Obiettivo 8, che mira a promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile. L’investimento in questo settore garantisce non solo la protezione dell’ambiente, ma anche la creazione di posti di lavoro stabili e dignitosi.

Il volume mette in luce come il riciclo dei rifiuti organici rappresenti una soluzione chiave per ridurre l’impatto delle emissioni di carbonio, supportando così un modello di economia circolare decarbonizzato. A differenza di altre fonti di energia, l’utilizzo dei rifiuti organici come materia prima consente di produrre biogas e fertilizzanti organici che non solo sostituiscono quelli chimici di origine fossile, ma contribuiscono anche a migliorare la fertilità dei suoli e a combattere la desertificazione.

Una delle sezioni più interessanti del volume è dedicata proprio ai benefici ambientali derivanti dall’uso del compost. Questo prodotto, frutto del riciclo organico, viene definito “fertilizzante a chilometro zero”, perfetto per il verde pubblico e per contrastare il degrado urbano. Attraverso esempi concreti, il libro illustra come l’utilizzo del compost possa migliorare la salute del suolo, ridurre l’uso di fertilizzanti di sintesi e persino contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, riducendo le emissioni di gas serra.