È l’ora di un Piano B?
Idee e indicazioni da un classico della letteratura ambientale
Questo mese torna in libreria un libro che ha fatto la storia della letteratura ambientale internazionale. Non semplicemente un titolo di riferimento per chi si occupa di strategie di sviluppo sostenibile, ma uno scrigno di idee che hanno ispirato e continuano ancora oggi a guidare alcune delle politiche più efficaci per la transizione ecologica.
Stiamo parlando di Piano B – Mobilitarsi per il futuro di Lester R. Brown. Autore il cui lavoro è stato fondamentale per la formulazione stessa del concetto di sustainable development quarant’anni fa, e che ancora oggi continua a far parlare per il suo contributo alla rivoluzione verde e per le sue idee riguardanti le politiche di controllo demografico e la conservazione dell’ambiente.
Pubblicato per la prima volta nel 2003 e aggiornato in tre diverse edizioni nel 2006, nel 2008 e nel 2009, il Piano B di Brown è un vero e proprio piano di mobilitazione per cambiare il modo di sfruttare le risorse messe a disposizione dal pianeta, minimizzando i danni della crisi climatica e di quella alimentare. Un’inversione di rotta rispetto all’attuale Piano A, governato dalla mentalità del business as usual, cioè il mantenimento dell’attuale modello economico, politico e sociale come se nulla stesse accadendo. Ma cosa può insegnarci un libro pubblicato per la prima volta 20 anni fa, quando ancora certi parametri non erano così critici come lo sono oggi?
Piano B
Mobilitarsi per il futuro
Lester R. BrownQuello che sorprende di Piano B è l’analisi pragmatica dei contesti, delle urgenze sia ambientali sia sociali e delle vie percorribili per affrontarle. Una visione lucida, dettagliata e ancora estremamente attuale nelle proposte suggerite per uscire dalla crisi. Quattro linee di azione interdipendenti fra di loro, da perseguire a una velocità da stato di guerra: stabilizzare il clima attraverso una rivoluzione nell’efficienza energetica e un passaggio definitivo alle rinnovabili; stabilizzare la popolazione e debellare la povertà, per garantire a più di otto miliardi di persone l’accesso ai servizi di base e alle risorse alimentari; ripristinare gli ecosistemi naturali necessari al sostentamento umano attraverso attività mirate come la riforestazione, la protezione del suolo, il ripristino dei pascoli e delle riserve ittiche, la stabilizzazione della falda freatica e la protezione della biodiversità.
Un piano di azione ancora valido, con considerazioni e intuizioni che fanno riflettere sulle opportunità perse e gli obiettivi mancati fino a ora, ma anche e soprattutto su quello che possiamo ancora fare.
Come scrive nella nuova prefazione del volume Gianfranco Bologna – Presidente Onorario della Comunità Scientifica del WWF Italia e curatore della collana Connessioni – questo libro “ci aiuta a comprendere a fondo la necessità di imboccare una strada diversa dall’attuale, intrapresa sin qui come il nostro modo dominante di stare al mondo, e mira a essere un vero e proprio manuale di idee e proposte per realizzare concretamente un nuovo mondo sostenibile, basato sull’appello alla mobilitazione di tutte e tutti per salvare la civiltà. La grande opera di Lester Brown, vero pioniere della sostenibilità, ha contribuito a lanciare grandi rivoluzioni scientifiche, ma la politica e l’economia sembrano restare drammaticamente ben lontane dalla rivoluzione culturale che, se attuata, potrebbe trasformare il nostro mondo e il nostro futuro. Sarebbe veramente drammatico aspettare ancora. Rileggere le pagine di questo 'classico' della sostenibilità può essere di aiuto a tutti”.
Immagine: Andrew Teoh (Unsplash)