Mercanti di dubbi

Come un manipolo di scienziati ha nascosto la verità, dal fumo al riscaldamento globale

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La comunità scientifica è unanime sull’origine antropica del riscaldamento globale, e la maggioranza dell’opinione pubblica chiede di intervenire. La politica, però, temporeggia, e molti media lasciano spazio a ciarlatani.

Secondo gli autori di Mercanti di dubbi, questa situazione è il risultato di decenni di disinformazione su tematiche ambientali e i loro impatti. Oreskes e Conway ricostruiscono la storia dei mercanti di dubbi dagli anni Cinquanta del secolo scorso, quando alcuni fisici misero la propria autorevolezza al servizio dell’industria del tabacco per aiutarla contro le accuse sulla pericolosità del fumo.

Nascono allora le strategie di disinformazione poi usate nei dibattiti successivi: DDT, piogge acide, buco nell’ozono, fumo passivo, riscaldamento globale. Le motivazioni dei mercanti di dubbi sono mutate: l’anticomunismo si è evoluto in attacco all’ambientalismo, saldandosi con la difesa cieca del neoliberismo e con la ricerca di prestigio e arricchimento personale. Il risultato delle loro azioni, però, è identico: rallentare l’adozione di norme che avrebbero minato i profitti delle aziende.

A quindici anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti e a sei dalla sua prima edizione italiana, questa nuova edizione si presenta più che mai attuale. Con una brillante prefazione di Massimo Polidoro e una nuova intervista in cui Naomi Oreskes ripercorre quanto accaduto dalla prima edizione americana a oggi, tra nuove forme di negazionismo e disinformazione che stanno mettendo la (buona) scienza sotto scacco, neotrumpismo e ritorno del libero mercato assoluto, inattivismo e inerzia.


Scopri qui gli altri libri della collana CONNESSIONI

Attenzione: questo libro è un’arma
di Massimo Polidoro

Mercanti di dubbi, il libro simbolo sul negazionismo climatico compie 15 anni
Intervista a Naomi Oreskes di Emanuele Bompan

Storie da conoscere per non perdere altro tempo
di Stefano Caserini

Scienza sotto attacco
di Donatella Barus

Introduzione

1. Il dubbio è il nostro prodotto

2. La Sdi, la falsificazione dei fatti e la creazione del George C. Marshall Institute

3. Seminare dubbi: le piogge acide

4. La costruzione di una contronarrativa: la battaglia sul buco dell’ozono

5. Cos’è la cattiva scienza? Chi lo decide? La battaglia sul fumo passivo

6. Il negazionismo sul riscaldamento globale

7. Il negazionismo di nuovo in azione: l’attacco revisionista e il caso Rachel Carson


Conclusione
La libertà di parola e il libero mercato


Epilogo
Una nuova visione della scienza

Uscita:
ISBN:9788866274162
Pagine:512
Formato:13,7X20,5
Stato:pubblicato

Prezzo: 24 €

Prezzo: 22.8 €

E-book disponibile su:
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile:

Questo libro è un’arma. Non un’arma offensiva, ma difensiva. Uno strumento che ci dà la possibilità di proteggerci dagli attacchi dei disinformatori, dalle bufale, dalle campagne orchestrate per seminare confusione su temi spesso decisivi per la nostra salute, il nostro benessere e il futuro del pianeta.
Dalla prefazione di Massimo Polidoro

Chiunque sia interessato al futuro della democrazia dovrebbe leggere questo libro.
Al Gore

Questo libro è un pugno nello stomaco: Oreskes e Conway meritano i complimenti per il lavoro fatto.
The Guardian

Uno studio affascinante e fondamentale… Mercanti di dubbi merita un pubblico ampio. Viene quasi da pensare che chiunque si occupi di divulgazione scientifica dovrebbe leggerlo obbligatoriamente.
Science

Semplicemente poderoso.
The Economist

Un’inchiesta straordinaria, scritta con spietata chiarezza… La vera rivelazione di questo libro è che, in soli 7 incisivi capitoli, ripercorre sette grandi battaglie scientifiche che avrebbero richiesto interventi regolatori urgenti, ma che sono rimaste bloccate per decenni a causa di pochi scienziati al servizio del dubbio. Oreskes e Conway compiono un grande servizio pubblico.
Huffington Post

Si è sempre dato per scontato che gli scienziati siano custodi di fatti solidi, basati su un rigoroso metodo scientifico. Oreskes e Conway mostrano invece come, talvolta, sia la politica a guidare la narrazione. Il risultato è un vero e proprio commercio del dubbio.
Washington Post
Naomi Oreskes

Naomi Oreskes è professoressa Henry Charles Lea di Storia della Scienza e Scienze della Terra all'Università di Harvard. Da oltre vent’anni, la sua voce si leva forte e chiara a difesa della conoscenza scientifica. Attraverso articoli, libri accademici e divulgativi, oltre a centinaia di conferenze pubbliche, ha contribuito a far luce sulle...

Erik M. Conway

Erik M. Conway è professore alla Purdue University. Ha lavorato per vent’anni come storico presso il Jet Propulsion Laboratory del California Institute of Technology della NASA. 

Nel corso della sua carriera, come storico della scienza e della tecnologia ha approfondito la storia delle scienze atmosferiche, del trasporto supersonico, delle infrastrutture aeronautiche, dell’esplorazione di...

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