PuntoSostenibile

Stiamo entrando nel mondo dell’1,5°C

Le dichiarazioni di James Hansen al The Guardian

di Annamaria Duello
pubblicato il 09/01/2024

Quest’anno le temperature globali potrebbero raggiungere e superare il limite critico di 1,5°C stabilito a livello internazionale per evitare conseguenze ambientali disastrose.  A dichiararlo è stato James Hansen, ripreso dal The Guardian in un articolo di inizio anno tutt’altro che incoraggiante e che è già al centro di polemiche fra gli esperti.

Hansen – autore di Tempeste, libro sulla scienza del clima e sull’analisi degli eventi meteorologici estremi, appena riedito per la collana Connessioni – è considerato uno dei climatologi più importanti e autorevoli del mondo. Ex scienziato della Nasa, è noto principalmente per essere stato il primo a parlare pubblicamente di riscaldamento globale in un contesto ufficiale, il Congresso degli Stati Uniti del 1988, e avere allertato la comunità scientifica dei possibili danni al pianeta e alla popolazione.

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Secondo Hansen, il limite di 1,5°C verrà raggiunto e superato entro maggio, complice l’evento climatico ciclico El Niño. Ipotesi che, seppur non condivisa e accolta tiepidamente dagli altri esperti, preoccupa per la velocità con cui gli effetti del cambiamento climatico iniziano a riversarsi in maniera sempre più concreta sul presente e sulla quotidianità di ognuno di noi. Ipotesi che, in ogni caso, dovrebbe scuotere il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), principale organo di scienza del clima incaricato di tracciare percorsi per evitare di superare i limite critico.

"Passare attraverso il mondo a 1,5°C è un momento significativo perché mostra che la storia raccontata dalle Nazioni Unite, con l'acquiescenza del suo organo consultivo scientifico, l'IPCC, è una sciocchezza", o volendo rimanere fedeli alle parole di Hansen per il The Guardian, a load of bullshit. “Non stiamo entrando in un mondo a 1,5°C, lo stiamo attraversando rapidamente nel 2024. E attraverseremo il mondo a 2°C (3,6°F) negli anni '30 a meno che non intraprendiamo azioni intenzionali per influenzare il bilancio energetico del pianeta".

Non tutti ovviamente sono d’accordo con la previsione di Hansen. Le sue dichiarazioni hanno provocato reazioni caute tra gli esperti intervistati dal quotidiano inglese. Drew Shindell, per esempio, climatologo dell'Università di Duke, ammette che il 2024 sarà ancora più caldo a causa de El Niño, ma ricorda che saranno i prossimi anni a permetterci di valutare se la soglia di 1,5°C sarà stata effettivamente superata. Shindell, tuttavia, è d’accordo sul fatto che siamo già troppo e pericolosamente vicini, e prevede che la soglia sarà probabilmente raggiunta entro la fine degli anni '20. Zeke Hausfather, climatologo di Berkeley Earth, sposta invece la sua previsione ai primi anni '30.

Leggi l’articolo del The Guardian qui.


Immagine: James Hansen fotografato da Charles Ommanney, The Washington Post, Getty Images ©