Verde & Digitale

In viaggio tra sostenibilità, innovazione e competitività

Appendice B – Strategia europea e italiana per l’intelligenza artificiale

B.1 Europa

Nel settembre del 2017 una comunicazione della Commissione europea circa la strategia industriale ha sottolineato come l’intelligenza artificiale sia uno degli strumenti per portare l’industria a un livello adeguato nell’era digitale.1 Nell’aprile del 2018, la Commissione europea ha creato sull’intelligenza artificiale un gruppo di esperti di alto livello (High-Level Expert Group on Artificial Intelligence – AI HLEG) appartenenti all’Ia Alliance, forum impegnato nella discussione degli aspetti dello sviluppo dell’Ia e del suo impatto; a oggi consta di 4.000 membri, dispone di una piattaforma di collaborazione ed è diventato un punto di riferimento sulla politica dell’Ia.
Con l’obiettivo di definire una strategia orientata verso un’Ia human-centric e inclusiva, il gruppo di lavoro ha prodotto una serie di documenti sui temi concernenti etica e fiducia.2
L’iniziativa è culminata nell’adozione della comunicazione della Commissione del 7 dicembre 2018 con il piano coordinato sull’Ia, poi aggiornato con la versione 2021, unitamente a un quadro regolatorio.3 Il piano prevede due serie di iniziative: la Commissione europea è incaricata di definire le linee guida etiche e di formulare raccomandazioni relative alle politiche pubbliche di investimento, mentre gli stati membri si sono impegnati a definire strategie nazionali allineate alle linee guida e alle raccomandazioni europee.
La Commissione europea, conscia dei punti di forza e di debolezza dei diversi paesi membri nel campo dell’Ia, ha elaborato un documento4 allineato con le considerazioni suesposte e propone un approccio comune europeo all’Ia per raggiungere dimensioni sufficienti a competere nel mercato globale, tenendo conto che la Cina ha dichiarato la propria ambizione a divenire leader mondiale nel campo dell’Ia entro il 2030 e ha elaborato una serie di documenti programmatici per il digitale, tra i quali il New Generation AI Development. Al di là dei punti di debolezza già segnalati a livello di adozione, l’Europa si trova in una posizione prospettica ideale per beneficiare del potenziale dell’Ia, non solo come utente, ma anche come creatore e produttore: ha sviluppato un’infrastruttura di calcolo essenziale per il funzionamento dell’Ia e dispone inoltre di grandi volumi di dati pubblici e industriali (attualmente sottoutilizzati), oltre ai punti di forza industriali riconosciuti nell’ambito dei sistemi digitali sicuri e a basso consumo energetico. Lo sfruttamento della capacità dell’Ue di investire nelle tecnologie e nelle infrastrutture di prossima generazione, nonché nelle competenze digitali – come l’alfabetizzazione ai dati (data literacy) – dovrebbe accrescere la sovranità tecnologica dell’Europa in tali ambiti, fondamentali per l’economia dei dati. Questa strategia ha l’obiettivo di far sì che l’Europa possa avere un’economia basata sui dati che sia attrattiva, sicura e dinamica per competere adeguatamente nel mondo, mettendo a disposizione i dati necessari a migliorare le decisioni e la vita di tutti i suoi cittadini. La sovranità tecnologica sarà possibile grazie a un quadro strategico mirato ad assicurare uno sviluppo sicuro e affidabile dell’Ia in Europa, nel pieno rispetto dei valori e dei diritti dei cittadini dell’Ue secondo due direzioni primarie:
• mobilitare risorse per conseguire un “ecosistema di eccellenza” lungo l’intera catena del valore, a cominciare dalla ricerca e dall’innovazione, e creare i giusti incentivi per accelerare l’adozione di soluzioni basate sull’Ia anche da parte delle Piccole e medie imprese (Pmi), allineando gli sforzi a livello europeo, nazionale, regionale e tramite partnership pubblico-privato;
• stabilire misure per creare un “ecosistema di fiducia”, assicurando ai cittadini la tranquillità nell’utilizzo delle applicazioni di Ia e alle imprese e alle organizzazioni pubbliche la certezza del diritto necessaria per innovare; il tutto utilizzando l’Ia nel rispetto delle norme dell’Ue, comprese quelle a tutela dei diritti fondamentali e dei diritti dei consumatori, secondo un approccio human-centric.

Viene inoltre sottolineato che l’uso dei sistemi di Ia può svolgere un ruolo significativo nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile: le tecnologie digitali quali l’Ia sono infatti identificate come fattori abilitanti fondamentali per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo.

B.2 Italia
Il nostro paese si è mosso sulla falsariga dell’Ue e il Ministero dello Sviluppo economico (MiSe) ha costituito un gruppo di esperti che ha prodotto una strategia per l’Ia in 82 proposte:5 il piano italiano si inserisce nella visione europea secondo un quadro di connessione e collaborazione con gli altri stati membri per fare fronte comune nei confronti della spinta competitiva degli altri paesi. La strategia italiana per l’Ia intende mettere al centro il pianeta: accanto a un metodo orientato alla competitività industriale, l’Italia vuole sfruttare l’opportunità di utilizzare l’Ia per migliorare il benessere dei cittadini e la coesione sociale, con un forte impulso alla visione human-centric e ambientale. Si vuole considerare l’ecosistema dell’Ia nel suo complesso (ricerca e trasferimento tecnologico, produzione, adozione) orientandolo agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite: l’obiettivo è definire una governance e un quadro giuridico agile e adattivo di riferimento, basato su un uso affidabile e responsabile della tecnologia Ia. Come indicato nelle premesse, questa dovrà contribuire alla ripresa economica del nostro paese come un nuovo rinascimento, chiamato appunto RenAIssance, caratterizzato da un indirizzo marcato verso lo sviluppo sostenibile umano e ambientale. La strategia è articolata su tre livelli che riportano a specifici ambiti di specializzazione:
1. Ia per l’essere umano: riguarda l’individuo e il suo rapporto con la macchina tramite iniziative relative alla sicurezza, alla pubblica amministrazione, alla salute, alla medicina, all’istruzione, integrando nuove competenze e politiche per il lavoro, digital humanities, i media e l’industria culturale creativa;
2. Ia per un ecosistema digitale affidabile, produttivo e sostenibile: include le politiche industriali per il settore manifatturiero (un elemento specifico di focalizzazione della strategia è l’Ia embedded, ossia incorporata nei sistemi fisici), l’Industria 4.0, la promozione della robotica di sistemi autonomi, il software di elaborazione dati con aiuti alla finanza avanzata e alla farmaceutica biotech;
3. Ia per lo sviluppo sostenibile: comprende le azioni relative alla protezione ambientale, le infrastrutture sostenibili come le smart city, i trasporti, l’agrifood, lo spazio.

Viene riconosciuto che l’Ia è una tecnologia duale; ha un enorme potenziale, ma comporta rischi e necessita pertanto di una direzione chiara; i rischi principali sono legati a finalità illegali, forme discriminatorie, rischi sociali e ambientali. Va sottolineato che i fattori abilitanti devono essere la qualità dei dati, le competenze richieste ed evidenti sinergie con altre tecnologie quali big data, IoT, distributed ledger, 5G e cloud computing.





Note
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1. Commissione europea, Investing in a smart, innovative and sustainable Industry. A renewed EU Industrial Policy Strategy, 13 settembre 2017 (https://bit.ly/3PvzsEG).


2. High-Level Expert Group on Artificial Intelligence, Ethics guidelines for trustworthy AI, 8 aprile 2019 (https://bit.ly/3G4kwJG); Policy and investment recommendations for trustworthy Artificial Intelligence, 26 giugno 2019 (https://bit.ly/3yNQyIf); Assessment List for Trustworthy Artificial Intelligence (ALTAI) for self-assessment, 17 luglio 2020 (https://bit.ly/3LqG3Nv); Sectoral Considerations on Policy and Investment Recommendations for Trustworthy AI, 23 luglio 2020 (https://bit.ly/3MupxO0).

3. Commissione europea, Coordinated Plan on Artificial Intelligence, 21 aprile 2021 (https://bit.ly/3MxyxSf); Proposal for a regulation of the European Parliament and of the Council, 21 aprile 2021 (https://bit.ly/3abHeDH).

4. Commissione europea, White Paper on Artificial Intelligence. An European approach to excellence and trust, 19 febbraio 2020 (https://bit.ly/3vRuaeU).

5. Ministero dello Sviluppo economico, Proposte per una strategia italiana per l’intelligenza artificiale, aprile 2020, (https://bit.ly/38E3Mwq).